La disidratazione nei vitelli
Di Francesco Castiglioni – Technical Team Manager – Vacche & Vitelli
Disidratazione, perdita di elettroliti e riduzione del pH sanguigno sono le tre maggiori sfide per i vitelli quando hanno difficoltà intestinali. In termini percentuali, la disidratazione è la quota di perdita di acqua rispetto al peso corporeo totale. Reidratare i vitelli in queste condizioni è quindi fondamentale, somministrando liquidi aggiuntivi ed elettroliti. Indipendentemente dalla causa alla base dei disturbi intestinali, supportare i vitelli reidratandoli è di vitale importanza.

Già ad un livello di disidratazione del 5% gli effetti cominciano ad essere visibili nel vitello. Il pelo è opaco, l’animale è meno allegro e vivace e non si allontana velocemente quando ti avvicini. Un primo indizio di disidratazione lo puoi avere pizzicando la palpebra superiore o il collo, o un qualsiasi altro punto in cui la cute è più sottile, controlla quanto velocemente la cute torna di nuovo in posizione (verifica del turgore della cute). Se il vitello è disidratato in una percentuale inferiore al 5%, la pelle ritorna rapidamente al suo stato; se la disidratazione è pari o superiore al 5%, la pelle rimane tesa per alcuni secondi: più il vitello è disidratato, più a lungo la cute rimane tesa. Questo indicatore è detto elasticità della pelle o turgore della pelle.
Se il vitello è disidratato, poiché anche i tessuti intorno agli occhi sono disidratati, il bulbo oculare sarà infossato. Più gli occhi sono infossati, maggiore è la disidratazione nel vitello. Se abbassando la palpebra inferiore vedi molto spazio, avrai un altro indizio che il vitello è disidratato.
Disidratazione, e adesso?
Idealmente, i liquidi vanno somministrati per via orale, quando il vitello ha ancora un intestino funzionante. Quando è gravemente disidratato, i liquidi rimangono nello stomaco e non possono essere assorbiti perché il tratto gastrointestinale ha una ridotta funzionalità. Se il vitello riesce ancora stare in piedi e camminare, anche se è leggermente debole e instabile, riesce ancora a trarre beneficio dagli elettroliti somministrati per via orale.
Se il livello di disidratazione è superiore al 12%, il vitello è ad alto rischio. C’è una piccolo intervallo di tempo tra il 5% (quando puoi effettivamente affermare che è disidratato) e il 10% – 12% quando il vitello è gravemente disidratato. L’intervento deve avvenire il prima possibile, quando l’animale è ancora forte e ha risorse sufficienti per riprendersi rapidamente. Nella tabella n°1 trovi le informazioni su come misurare i livelli di disidratazione e quale sia il modo migliore per supportare i vitelli-
% di disidratazione | Comportamento | Occhi affossati | Elasticità della cute | Metodo di supporto |
<5% | Normale | Non rilevato | <1 sec. | Nessuno |
6 – 8% | Lievemente inattivo | 2 – 4 millimetri | 1 – 2 sec. | Per via orale |
8 – 10% | Senza energia | 4 – 6 millimetri | 2 – 5 sec. | Flebo |
10 – 12% | Non si alza | 6 – 8 millimetri | 5 – 10 sec. | Flebo |
>12% | Non reattivo o comatoso | 8 – 12 millimetri | >10 sec. | Flebo |
Tabella 1: Livelli di disidratazione del vitello in livelli percentuali.
Il comportamento descrive l’aspetto e la reazione del vitello all’alimentazione e alla stimolazione. I vitelli iniziano a perdere energia, diventano letargici e mostrano segni di una condizione non ottimale all’8% di disidratazione. Le somministrazioni orali si riferiscono alla somministrazione di elettroliti al mattino in aggiunta al pasto. È importante reidratare l’animale tra una poppata e l’altra, in aggiunta al pasto. Quando un vitello è disidratato per l’8-10% e ha un riflesso di suzione scarso o assente, i liquidi vanno forniti invece per via sottocutanea o endovenosa. In questa fase consulta il veterinario.
Affrontare efficacemente la reidratazione
Il volume di liquidi di cui ha bisogno un vitello disidratato è importante. Se il vitello è disidratato al 5% o più, calcola la quantità di liquidi necessaria facendo una stima del suo peso. La tabella n°1 può esserti di aiuto nel calcolo. L’equazione da fare è: peso x percentuale di disidratazione e trovi la quantità approssimativa di soluzione elettrolitica necessaria. In caso di soluzioni orali, somministrale in aggiunta all’alimentazione con il latte, con l’obiettivo di fornire reidratazione più volte al giorno. Molto importante è ricordare più e più volte che l’energia fornita dalla somministrazione di elettroliti è insufficiente per mantenere un vitello per qualsiasi periodo di tempo, da qui le continue poppate di latte.
Questo calcolo, la quantità di fluido necessaria in base al peso del vitello, considera tre aspetti, il primo è ciò di cui il vitello ha bisogno per il normale mantenimento, (ovvero la quantità che berrebbe normalmente in un giorno); il secondo è il grado di deficit da disidratazione ed infine il terzo, permette di capire quanto continua a perdere a causa dei problemi intestinali.
È importante sapere che più il capo è giovane, più rapidamente le problematiche intestinali porteranno alla disidratazione. Un animale giovane non ha riserve corporee a disposizione, è quindi importante somministrare liquidi rapidamente e più frequentemente. A volte l’unico modo per invertire la rotta se un vitello molto giovane ha gravi problemi intestinali (ma questo vale anche con gli animali meno giovani che hanno gravi problemi intestinali) è somministrare liquidi ogni sei-otto ore, talvolta anche più frequentemente, a seconda della gravità della situazione.
Un cenno sulla somministrazione del latte
Come accennato in precedenza, la ripresa dell’alimentazione è essenziale per fornire l’energia necessaria all’intestino per rigenerarsi, recuperare e svilupparsi. I vitelli in cui i problemi intestinali si manifestano precocemente, anche in misura lieve, aumenteranno spontaneamente l’assunzione di acqua, reintegrando così i liquidi persi. Fate quindi in modo di mettete alla portata del vitello acqua fresca e pulita già dalla nascita e rimarrete sorpresi da quanta acqua consuma un vitello appena nato se è facilmente accessibile. La somministrazione di elettroliti sotto forma di soluzioni reidratanti orali, invece, sostituisce attivamente il fluido perso a seguito delle difficoltà intestinali.
I gel e le paste elettrolitiche disponibili in commercio non forniscono attivamente acqua e si basano sull’ingestione volontaria che, come detto, può essere compromessa nei vitelli con problemi intestinali da moderati a gravi o… quando non hanno acqua disponibile. Non va quindi sottovalutata l’importanza di utilizzare una buona soluzione elettrolitica. Si può pensare che tutti i prodotti siano adatti allo stesso modo, ma non è sempre così: è importante utilizzare i prodotti giusti per invertire gli squilibri elettrolitici.
Le soluzioni dovrebbero contenere sali che forniscano elettroliti: sodio, potassio e cloro, una fonte di energia come il glucosio ed eventualmente aminoacidi come la glicina o l’alanina. Il glucosio e gli amminoacidi aiutano nell’assorbimento degli elettroliti (soprattutto il sodio, che a sua volta aiuta l’intestino ad assorbire i liquidi). La maggior parte delle soluzioni di elettroliti orali disponibili in commercio in genere contengono questi componenti. Poiché gran parte di questi vitelli è in acidosi (conseguenza dalla disidratazione che causa uno squilibrio elettrolitico), gli elettroliti commerciali possono anche contenere delle sostanze tampone.
Le possibili opzioni di scelta come sostanze tamponi sono il bicarbonato, l’acetato, il citrato, per citarne alcuni. A seconda della situazione del vitello, possono avere vari vantaggi.
In conclusione
È importante continuare a somministrare liquidi ed elettroliti fino al ripristino di una salute intestinale ottimale. La situazione può protrarsi per diversi giorni, continua a tenere il vitello sotto osservazione, così da mantenere un livello di liquidi ed elettroliti ottimale ed assicurarti che non ci siano ricadute. Nel caso in cui vengano fornite soluzioni di elettroliti, è importante garantire all’animale l’accesso ad acqua potabile fresca e pulita.
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