Perché l’energia è così importante per una fertilità ottimale?
Secondo articolo della serie su Energia & Metabolismo
Nelle prossime settimane, insieme ai nostri consulenti, affrontiamo in quattro diversi articoli le situazioni maggiormente sfidanti per la tua mandria in termini di energia e di metabolismo. In questo articolo in particolare, osserviamo più da vicino i livelli di energia nella vacca. La mancanza di energia può infatti essere un fattore favorevole alla crescita e alla moltiplicazione dei batteri e alla successiva formazione di nuovo biofilm. Le possibilità di successo dei batteri possono infatti aumentare quando i livelli di difesa immunitaria non sono ottimali.

“In AHV ci proponiamo di lavorare in modo proattivo. Prima si agisce, più si risparmia in termini di tempo, costi e salute degli animali. Per noi la cosa più importante è ricostituire le resistenze immunitarie della vacca stessa, in modo che possa affrontare le sfide alla salute direttamente”, ci dice Alessandro Antonaci.
Perché l’abbassamento delle difese immunitarie rappresenta un’opportunità per i batteri
Livelli sufficienti di energia nella vacca avranno un impatto positivo sulla produzione di latte, sulla fertilità, sull’immunità, sul parto e sulla qualità stessa del lavoro dell’allevatore.
“Parte del nostro lavoro è valutare insieme all’allevatore le criticità dell’azienda e capire come possiamo gestirli in modo proattivo. Lo facciamo osservando i dati disponibili in azienda. Aiutiamo gli allevatori a comprendere ancora meglio le loro vacche perché possano mantenersi sane più a lungo.
Il ruolo (importante) dell’energia per una buona fertilità
Ogni fase del ciclo produttivo di una bovina richiede un diverso approccio alla salute. Capita che si presti poca attenzione alla fertilità, mentre è il secondo motivo di riforma. Secondo Geert Opsomer dell’Università di Ghent, la produzione di latte sarà più efficiente se si abbassa il numero medio di giorni di lattazione. Idealmente, lo studioso raccomanda una media di 160-180 giorni di lattazione. Quando la mandria raggiunge una media di oltre 200 giorni di lattazione, l’efficienza produttiva diminuirà. Inoltre, sappiamo da tempo che l’inseminazione tra il 30° e il 50° giorno produce ovociti di altissima qualità.

Sul campo, ci capita di rilevare con regolarità situazioni delicate relative alla fertilità, che spesso derivano da un calo energetico. Pensa ad esempio a quelle vacche che non esprimono il calore. Spesso questo succede perché la vacca sta affrontando una sfida alla salute oppure in passato o in questo momento non riesce ad assorbire energia a sufficienza, insomma l’energia disponibile per esprimere il calore non è abbastanza. “Ci basiamo sui dati disponibili in allevamento quando consigliamo Booster, così che l’allevatore possa intervenire tempestivamente. Quando per esempio si rileva un calo repentino della produttività nella vacca oppure si vedono cambiamenti in altri dati chiave (ad es. concentrazione di grassi/proteine), le aziende che lavorano con la nostra app AHV riscontrano che il bilancio energetico è migliorato dal momento dell’inserimento dei programmi.”
L’investimento si ripaga!
Che il periodo del parto consumi molta energia è risaputo. Dopotutto, le sfide da affrontare sono molte, pensate ad un parto difficile o ad uno prematuro, alle gestazioni troppo lunghe, senza citare la gestione delle contaminazioni. Nelle ultime due o tre settimane prima del parto i livelli di ingestione e il fabbisogno energetico aumentano. Trattandosi di una criticità nell’attuale gestione degli allevamenti da latte, i nostri consulenti prestano sempre molta attenzione e concentrarsi su segnali come questi alla lunga ripaga!
“La cosa più importante è intervenire sui valori energetici con tempestività, così da aiutare l’organismo della vacca a funzionare in modo ottimale. Ci assicuriamo che resti in forma in modo che lei stessa sia ben preparata ad affrontare le sfide durante i periodi più delicati”. sostiene Simone Bongiorni
Quando utilizzare AHV Booster per la fertilità?
Quando c’è bisogno di una spinta energetica rapida, fare drenching con AHV Booster Powder è la soluzione migliore. Dopo la nascita del vitello, il rumine deve essere riempito il prima possibile, così che possa riempire lo spazio in cui si trovava il vitello ed evitare la dislocazione dell’abomaso. Quando il rumine non si riempie rapidamente, si formerà del gas causando lo spostamento dell’abomaso. Fare drenching con AHV Booster Powder permette non solo di riempire lo spazio vuoto, ma vi assicura anche che la vacca riprenda a bere e mangiare.
Ciò contribuisce all’eliminazione delle sostanze indesiderate. Gli animali in cattive condizioni non ricevono energia a sufficienza dalla razione. AHV Booster Tablet stimola la vacca a utilizzare l’energia della razione in modo più efficiente e aumenta di diverse volte le possibilità di successo dell’ovulazione, aumentando le possibilità di concepimento e la fertilità in generale.
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